Cancro al colon, rivoluzione screening precoce-torrese.it
Cancro al colon, arriva uno studio che fa emergere nuovi dati sullo screening precoce per questa patologia. Cosa sapere
I tumori, in linea generale, sono patologie che possono mettere a rischio la vita di un paziente, quando in stadio avanzato. Il corpo è in grado di inviare segnali che indichino che c’è qualcosa che non va, ma non sempre ciò accade nelle prime fasi della malattia. Per questa ragione, è importante in primis, condurre uno stile di vita sano, in modo da ridurre i rischi di sviluppare queste malattie.
In secundis, fare degli screening aiuta a prevenire patologie e a intervenire quanto prima, per rimuoverle. I controlli, lo dicono molti esperti, sono importanti proprio a questo scopo. E, in particolare, quando non ci sono sintomi, queste verifiche possono essere molto utili, perché altrimenti sarebbe difficile accorgersi di avere un problema.
Uno studio americano, condotto dal Kaiser Permanente, in California del Nord, ha fatto emergere nuovi dati in merito allo screening precoce per il tumore al colon-retto. Scopriamo maggiori dettagli in merito.
Dallo studio della Kaiser Permanente, eseguito su 4380 soggetti tra 45 e 49 anni, e 7.651 tra 50 e 54 anni, è emerso che la percentuale di scoperta di lesioni avanzate nei due gruppi, è pressoché simile.
La differenza più notevole sta nel numero complessivo di adenomi, che sono lesioni meno serie, che nel gruppo 45-49 è più bassa, ossia del 35,4% in confronto al 40,8%. In sostanza, lo screening precoce dà risultati piuttosto buoni anche se effettuato tra i 45 e 49 anni, e non servirebbe, dunque, eseguire dei cambiamenti nella colonscopia.
«Questi dati ci dicono che non è necessario abbassare gli standard di qualità delle colonscopie solo perché stiamo includendo pazienti più giovani nel programma di screening», ha detto uno dei ricercatori, Jeffrey Lee.
Nel 2021, l’ente americano USPSTF decise di abbassare l’età per eseguire lo screening al colon retto, a 45 anni, se si trattava di persone a rischio medio e lo studio sembrerebbe dare maggiore supporto, a livello scientifico, alla suddetta decisione.
Tuttavia, anche se in apparenza anticipare lo screening potrebbe sembrare una buona idea, non ci sono ancora evidenze certe sul fatto che la cosa possa portare ad avere meno casi di tumori o meno decessi, nel lungo termine. Ci vorranno ancora una decina d’anni di studi, per poterne esserne più sicuri. Per cui, vedremo se arriveranno ulteriori dati a confermare definitivamente queste scoperte.