chiesa di messina, storia e cultura- torrese.it
La Chiesa SS. Annunziata dei Catalani XII secolo, gioiello d’arte arabo-normanna con componenti bizantini, è uno dei pochi grandi monumenti che hanno resistito alle devastazioni dei terremoti e alla furia delle bombe incendiarie degli eventi bellici, disastroso il danno artistico-architettonico procurato dagli americani nell’ultimo conflitto mondiale.
Questa splendida chiesa, sia pure nei pressi del Porto, ha resistito ed oggi sta a testimoniare la grande arte araba, normanna e bizantina in Sicilia.
La Chiesa SS. Annunziata dei Catalani XII secolo, gioiello d’arte arabo-normanna con componenti bizantini, è uno dei pochi grandi monumenti che hanno resistito alle devastazioni dei terremoti e alla furia delle bombe incendiarie degli eventi bellici, disastroso il danno artistico-architettonico procurato dagli americani nell’ultimo conflitto mondiale.
Questa splendida chiesa, sia pure nei pressi del Porto, ha resistito ed oggi sta a testimoniare la grande arte araba, normanna e bizantina in Sicilia.
La chiesa, priva dell’originario patrimonio di opere d’arte, come del resto tutti i monumenti antichi di Messina, è una basilica a croce latina con tre navate che si trovano innestate su un transetto preceduto da arch. La facciata è composta di tre porte, sopra quella centrale si trova uno stemma catalano a forma di rombo, le due porte laterali, diverse da quella centrale, sono architravate. Nel sottosuolo vi è la cripta che si snoda sotto il transetto ed è costituita da più locali di cui il principale ha forma rettangolare con volta in muratura ed altare rustico.
La Chiesa, restaurata più volte nel corso dei secoli, sorge a una quota più bassa dell’odierno livello stradale evidenziando come, per l’ammasso delle macerie del terremoto del 28 dicembre 1908, la città fu ricostruita a una quota di qualche metro più elevata. Ormai una peculiarità questa (ne avremmo fatto volentieri a meno) che al disattento turista non risulta poi così evidente ma che drammaticamente pone la questione della cancellazione di un tessuto urbano artisticamente e storicamente tra i più importanti di tutta l’area del Mediterraneo.