
Una grande novità per i futuri pensionati - torrese.it
Una nuova riforma pensionistica sconvolge chi si appresta a lasciare il mondo del lavoro, adesso si risparmiano 7 anni.
C’è un momento della vita in cui il futuro si trasforma in una serie di domande, si sogna il riposo e si teme l’incertezza. È il momento in cui si cerca una via d’uscita che non sembri una sconfitta, in ci si prepara ad uscire dal mondo del lavoro.
Stiamo ovviamente parlando della pensione, uno degli argomenti più discussi dal Governo italiano e che sembra destinato a cambiare drasticamente nei prossimi anni. Tra le mille pieghe della legge e del buon senso, si nasconde una possibilità che cambia le carte in tavola per tutti i futuri pensionati.
Una nuova riforma INPS anticipa la pensione
Negli ultimi anni, complici le crisi aziendali e i cambiamenti nel mercato del lavoro, si è tornati a parlare sempre più spesso di prepensionamento. Una parola che per molti significa libertà, per altri una necessità ed è proprio in questo scenario che entra in gioco una nuova misura gestionale.

Stiamo parlando della ancora poco conosciuta, ma molto vantaggiosa, Isopensione, un nuovo strumento a supporto dei lavoratori che si avvicinano al’’età pensionistica. Questa nuova concezione consente di andare in pensione fino a sette anni prima rispetto ai requisiti ordinari, seguendo le corrette procedure e accettando alcuni compromessi.
Si tratta comunque di una vera e propria finestra d’uscita anticipata, pensata anche per chi lavora in aziende che devono ridurre il personale. Il vantaggio per l’azienda è poter riorganizzare senza traumi, per il lavoratore è avere un reddito continuativo fino alla pensione vera e propria.
Non si tratta però di un regalo dello Stato, ma di un accordo strutturato tra datore di lavoro e sindacati, approvato e gestito direttamente dall’INPS. A differenza di premi una tantum o periodi di disoccupazione come accade in realtà industriali più grandi, l’Isopensione è un percorso regolato con precisione.
Prevede, in poche parole, che l’azienda anticipi mensilmente l’importo dell’assegno pensionistico e versi i contributi figurativi, come se il dipendente stesse ancora lavorando. La misura è inoltre attivabile fino al 2026 ed è rivolta alle aziende con almeno 15 dipendenti all’attivo e che vogliono ringiovanire il personale.
Serve un accordo sindacale aziendale e l’approvazione dell’INPS e solo così può partire il cosiddetto “scivolo pensionistico”, destinato ai lavoratori prossimi alla pensione. È una misura pensata soprattutto per situazioni aziendali in difficoltà, come quelle che spesso emergono nella cronaca, in cui ridurre il personale è una priorità.
Nel dettaglio, può accedere all’Isopensione chi ha almeno 60 anni e ha maturato 35 anni e 10 mesi di contributi, 34 anni e 10 mesi per le donne. Il calcolo è rigoroso, bisogna dimostrare che al termine dello scivolo pensionistico si avranno i requisiti per una pensione anticipata o di vecchiaia.