Se fai il bagno in questo lago rischi la vita: è il più pericoloso al mondo (e si trova in Italia)

Vista mozzafiato sul Lago Maggiore - (torrese.it)
Paesaggi incantevoli, natura rigogliosa e luoghi perfetti per una pausa estiva. Ma anche pericoli: attenzione al bagno in questo lago italiano
Resta uno dei luoghi più belli d’Italia, ma come ogni meta turistica estiva va vissuto con rispetto per la natura e per il proprio corpo. Il sole, alleato del relax, può diventare un nemico silenzioso se sottovalutato. Una giornata in spiaggia non dovrebbe mai trasformarsi in un problema di salute: la prevenzione resta la chiave per godersi le vacanze in sicurezza.
Ovviamente, nessuna psicosi o allarme ingiustificato. Il messaggio che gli esperti vogliono trasmettere non è quello di evitare il lago, ma di vivere l’esperienza con maggiore attenzione e responsabilità. Bastano pochi accorgimenti per proteggersi da un rischio serio ma evitabile.
Un lago amatissimo, ma pericoloso
Tra le mete più amate c’è senza dubbio il Lago Maggiore, apprezzato per le sue acque limpide, le spiagge panoramiche e la tranquillità che offre a residenti e turisti. Eppure, proprio questo angolo di paradiso è finito sotto i riflettori per una ragione inquietante: secondo alcuni esperti, può trasformarsi in un pericolo per la salute, soprattutto nei mesi estivi.

No, non si tratta di mostri marini o agenti patogeni misteriosi. Il vero rischio è l’eccessiva esposizione ai raggi solari, un fattore che, se sottovalutato, può portare conseguenze anche gravi, come il melanoma cutaneo. Alcuni lo definiscono provocatoriamente “il lago più pericoloso al mondo”. Il riferimento è alla potenziale pericolosità del sole, specialmente quando ci si espone per lunghe ore sulla riva o in acqua, magari senza un’adeguata protezione.
La superficie del lago agisce come uno specchio, amplificando l’intensità dei raggi UV. Questo fenomeno è spesso ignorato da chi si rilassa al sole, ma rappresenta un serio rischio per la pelle. I raggi ultravioletti possono infatti causare danni cellulari profondi, accelerare l’invecchiamento cutaneo e, nei casi peggiori, favorire l’insorgenza di tumori della pelle, in particolare il melanoma, una forma particolarmente aggressiva se non diagnosticata in tempo.
Negli ultimi anni, i casi di melanoma sono cresciuti in modo preoccupante, complice l’abitudine – ancora troppo diffusa – di esporsi al sole senza precauzioni. In Italia si contano ogni anno oltre 15.000 nuovi casi di melanoma e l’80% dei decessi legati a tumori cutanei è attribuibile proprio a questa forma.
Il rischio è elevato anche in aree considerate “sicure” come i laghi alpini, dove le persone tendono a sottovalutare il potere del sole. Non è raro vedere bagnanti senza cappello, occhiali da sole o protezione solare, convinti che l’aria fresca o l’acqua del lago possano mitigare i danni. Ma non è così.
Per fortuna, il melanoma è uno dei tumori più prevenibili se si seguono alcune semplici regole. Gli esperti consigliano:
Applicare creme solari ad alta protezione (SPF 30 o 50+), anche nei giorni nuvolosi;
Evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 11:00 e le 15:00;
Indossare occhiali da sole certificati, cappelli a tesa larga e magliette nei momenti di maggiore esposizione;
Reidratare spesso la pelle e bere molta acqua;
Controllare regolarmente nei e macchie, rivolgendosi a un dermatologo in caso di cambiamenti sospetti.