
Salgono i costi del gas - (torrese.it)
Nel mese di maggio, le tariffe del gas per i clienti vulnerabili in Italia hanno subito un incremento significativo, con un aumento del 4,2%
Questo rincaro si inserisce in un trend di crescita dei prezzi che, in soli quattro anni, ha quasi raddoppiato i costi per le famiglie italiane, aggravando la situazione economica di milioni di cittadini. A evidenziare questa dinamica sono stati i report di Assoutenti e Codacons, due associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei consumatori, che hanno acceso i riflettori sulle difficoltà crescenti legate alle bollette energetiche, in un momento in cui si sperava in una stabilizzazione del mercato.

Secondo i dati elaborati da Codacons, mettendo a confronto i prezzi attuali del gas con quelli del 2021, cioè prima dello scoppio dell’emergenza energetica legata al conflitto in Ucraina e alla crisi degli approvvigionamenti, si registra un incremento del 47%. Questo si traduce in un costo aggiuntivo di circa 380 euro annui per una famiglia tipo con un consumo medio di 1.100 metri cubi di gas.
Chi pagherà 380 euro in più?
Nel dettaglio, la bolletta media del gas per maggio 2025 è pari a 1.188 euro annui, a cui si aggiungono circa 610,8 euro per l’energia elettrica, stimata su consumi annui medi di 2.000 kWh. Tenendo conto di queste cifre, una famiglia vulnerabile, anche dopo l’applicazione delle agevolazioni previste, si trova a sostenere una spesa complessiva vicina ai 1.800 euro all’anno per luce e gas.

Il rialzo dei prezzi si evidenzia anche nel breve periodo: Assoutenti segnala che rispetto ad aprile 2025, l’aumento mensile è stato seppur modesto, pari allo 0,1%, con un aggravio che può arrivare fino a 48 euro in più per famiglia. Ciò indica come la tendenza al rialzo dei prezzi energetici non stia rallentando.
Il peso maggiore degli aumenti sulle tariffe del gas ricade sulle cosiddette categorie vulnerabili, ovvero quei consumatori più esposti per condizioni economiche o sociali particolarmente svantaggiate. In questa categoria rientrano:
- i soggetti in condizioni economiche disagiate;
- i titolari di utenze nelle abitazioni di residenza principale;
- gli anziani over 75;
- le persone che utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita;
- gli utenti con disabilità.
Questi nuclei familiari spesso si trovano a dover affrontare, oltre alla pressione economica, anche situazioni sanitarie, abitative o familiari complesse. Per questi soggetti, anche un aumento di 48 euro annui può tradursi in un disagio reale, aggravando difficoltà già esistenti e limitando ulteriormente il potere d’acquisto.
L’attuale rincaro, seppur contenuto su base mensile, si somma a una lunga serie di aumenti registrati negli ultimi quattro anni che hanno progressivamente eroso il potere di spesa delle famiglie italiane. Se il trend non verrà invertito, anche nel corso del 2025 il costo delle bollette energetiche continuerà a rappresentare una delle voci più gravose nei bilanci domestici.
Di fronte a questi dati preoccupanti, le misure adottate dal Governo appaiono ancora insufficienti per contrastare efficacemente il caro bollette. L’introduzione del mercato tutelato per i clienti vulnerabili ha offerto una parziale protezione, ma non basta a compensare i prezzi elevati. Anche i bonus sociali, pensati per alleggerire il peso delle bollette sulle fasce più deboli, non hanno raggiunto l’efficacia sperata, sia per la limitatezza delle soglie ISEE attualmente previste, sia per la complessità delle procedure di accesso che ne riducono la fruibilità.
Non risultano, inoltre, interventi mirati sulla fiscalità energetica, come la riduzione o la modulazione dell’IVA e degli oneri generali di sistema, strumenti che potrebbero contribuire a ridurre il costo finale per i consumatori. Criticità si riscontrano anche nell’avanzamento dei processi di transizione energetica in Italia, ancora in una fase iniziale e quindi incapace di incidere significativamente sull’andamento dei prezzi di mercato.