
giardini naxos, ecco la storia- torrese.it
Giardini Naxos
Cenni storici
Naxos fu fondata dai Calcidesi nel 734 a.C., probabilmente fu la prima colonia greca di Sicilia.
Il nome Naxos le deriva dall’omonima isola greca.
Non ebbe grande spessore politico, però, fu un centro religioso di grande richiamo, qui Teocle innalzò un altare in onore di Apollo Archegete, Naxos divenne meta e punto di riferimento religioso.
Ben presto fu così importante da fondare altre colonie anche se, ben presto, la sua grandezza diminuì a causa della disastrosa guerra del Peloponneso che la vide a fianco di Atene provocandone la fine per mano del tiranno di Siracusa Dioniso il Grande che la rase al suolo nel 403 a.C.. Gli scampati fuggirono un pò ovunque, molti salirono sul monte Tauro e tra questi Andromaco, padre dello storico Timeo, che fu il fondatore della grandezza stessa di Taormina.
Durante il medio Evo ebbe scarsa rilevanza e cambiò il nome di Naxos con quello di Schisò: questo passaggio di nome è dovuto al fatto che questa zona durante la dominazione araba si chiamava Al Kusus e, durante il periodo Normanno, da Kusus si passa a Kisoi e, quindi, a Schisò.
Gli abitanti di questo villaggio nel 700 erano agricoltori e pescatori con qualche insediamento di ricchi borghesi. Il territorio si estendeva a perdita d’occhio di agrumeti e, per questo, venne denominato Giardini e dipendeva amministrativamente da Taormina. Grazie alla caparbietà dell’Abate Salvatore Cacciola, Giardini ottiene l’autonomia amministrativa il 23 ottobre del 1846 con Regio Decreto, firmato da Ferdinando II Re delle due Sicilie, con il quale Giardini Naxos diviene Comune e inizia così il suo sviluppo, soprattutto turistico.
Vocazione turistica, quindi, che inizia negli anni cinquanta e si sviluppa con un crescendo vertiginoso sino ai nostri giorni divenendo, da borgo marinaro (conserva, tuttavia, tale peculiarità) a capitale del turismo siciliano.